A quelle anime in pena della notte
a quei diavolacci con la faccia bianca
che non si lasciano stare
che torturano le meningi
che assecondano pulsioni egocentriche
e nemmeno la pioggia torrenziale può fermare.
Animali selvatici, frugano
frugano membra lontane
penetrate in passato.
Si buttano si sbattono in tutti i cantoni.
Fanno un rumore più forte di quello
nato sotto la pelle.
Cantano a squarciagola per nascondere i tuoni
-proprio come facevi tu bambina-
Mentre qualcuno da qualche parte
nervosamente si fuma una cicca dietro l'altra
per sentirsi più stonato, per farsi
sentire più stonato. Stonato per loro.
per quei diavolacci.
-Finisci la cicca. Unisciti a loro.
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